MEDUSE: come agiscono e che cosa fare se ci «pungono»

MEDUSE: come agiscono e che cosa fare se ci «pungono»

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Diversamente, se l’incontro ravvicinato avviene nei mari tropicali, si può rischiare addirittura la vita, soprattutto se non si prendono le giuste precauzioni.

Come agiscono

I tentacoli della medusa contengono cellule urticanti dette cnidociti. Gli cnidociti presentano una terminazione sensitiva e contengono al loro interno un organo urticante: la nematocisti. È costituita da una capsula e da un filamento urticante che viene estroflesso in seguito al contatto con la preda. La rottura della nematocisti comporta la liberazione di tossine che possono avere vari effetti (infiammatori, neuro-tossici, dermotossici, ecc.).

I sintomi

Le tipiche meduse dei nostri mari in genere causano: dolore «bruciante» al primo contatto, orticaria dolorosa simile a un’ustione, gonfiore, eritema, vescicole e bolle. In rari casi reazione allergica grave con shock anafilattico. La «Caravella del mare» è una medusa presente sia ai tropici sia nel Mediterraneo (potenzialmente letale), può causare forti sintomi locali, ma anche nausea, vomito e spasmi muscolari.

Che cosa fare

Risciacquare subito con acqua di mare per lenire il dolore e favorire il distacco dei tentacoli. Asportare eventuali residui di tentacolo con delle pinzette o a mani nude. Per ridurre il dolore si possono:

 fare impacchi di ghiaccio, oppure applicare un analgesico (lidocaina).

 Il bicarbonato di sodio (applicato localmente) può dare beneficio.

 In caso di sintomi allergici si può prendere un antistaminico.

Meduse tropicali

Ecco che cosa fare qualora si vada in vacanza in aree esotiche dove sono presenti specie di meduse diverse (alcune letali).  Sciacquare la zona interessata con aceto, almeno per 30 secondi.

 Se non si ha a disposizione l’aceto, usare acqua di mare.

 Rimuovere gli eventuali tentacoli con delle pinzette o a mani nude.

 Applicare del ghiaccio.

 Immergere in acqua calda (evitare solo in caso di sintomi locali minori e sintomi sistemici già in atto).

 Applicare una soluzione acquosa a base di solfato di alluminio.

 Usare bicarbonato di sodio (applicato localmente).

Che cosa evitare (anche l’ammoniaca)

 NON usare l’aceto per le specie mediterranee.

 NON usare disinfettanti alcolici, derivati metilici, preparazioni iodate o a base di cloro.

 NON fare bendaggi compressivi.

 NON esporre al sole le zone colpite per circa una settimana.

NON applicare ammoniaca o acqua non salata (di rubinetto o bottiglia).

(Salute, Corriere)

21 luglio 2021

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